Le nefandezze di Naina ( I parte)

 La valle del lupo 

Capitolo 9 

 

Naina la randagia 


Un salto nel passato

C'era una volta, una giovane donna di nome Naina. Bella, bellissima. Sembrava quasi una bambola talmente era bella. Lei viveva con la sua matrigna. I suoi genitori morirono in circostanza misteriose. Prima la madre. Quando lei era ancora piccolissima. Dopo pochi anni anche il padre morì in circostanze misteriose. Subito dopo essersi risposato una seconda volta con l'attuale matrigna di questa giovane bambina. Questa bambina continuava a crescere ed essere sempre la più bella del reame. E la matrigna, invidiosa di questo fiore che stava sbocciando, soffriva di un invidia sempre più palpabile. Nel paese, giravano molte voci e molte leggende riguardo ai genitori di Naina misteriosamente deceduti anni prima, in circostanze misteriose. E quasi tutte, riguardavano la misteriosa matrigna di lei. La leggenda più affidabile, era quella che questa donna di nome Santiana, fosse la bambinaia di Naina in fasce. La madre di Naina, come detto morì in circostanza molto misteriose. Una sera andò a dormire, e non si svegliò mai più. Naina aveva meno di un anno. Quindi il ricordo della madre era praticamente nullo. Il padre rimasto vedovo e con una piccola bambina da accudire e crescere, dopo pochi mesi, si risposò con la bambinaia, che si prendeva cura della piccola bambina. Ma dopo pochi anni, anche il padre di Naina, come già detto, morì in circostanze misteriose. Anche lui una mattina, non si svegliò più. Le malelingue che circolavano nel paese, erano quelle che la bambinaia, prima avvelenó la madre della piccola. Poi una volta sposatasi con il padre della piccola, dopo pochi anni, avvelenó anche lui. Mettendo le sue mani sulla grossa eredità, il patrimonio destinato a Naina, che ancora piccola e rimasta orfana, non poteva ancora prendersi cura del bel malloppo ereditato. Queste erano le voci che giravano in paese. Ma la verità, in assenza di prove, nessuno la poteva conoscere. Naina cresceva. Sempre bellissima. Sempre più simile ad una principessa. Come già detto, gli anni passarono velocemente. E Naina era sempre la più bella. La matrigna, non sopportava più questa situazione. E presa da invidia e dal suo ego sproporzionato, iniziò nella sua testa, a studiare, ad escogitare un piano diabolico, per sbarazzarsi della giovane ereditiera. Era una bella giornata di primavera. Una giornata calda, bella con un sole splendente. Naina e la sua matrigna prepararono un fagotto, un cestino con varie cibarie, e complice la bella giornata, le due donne fecero una gita fuori porta. La valle era un luogo bellissimo. Adatto a fare una bella scampagnata. Santiana e la bella Naina andarono vicino alla cascata. Si sistemarono sul prato, e cominciarono a mangiare sedute sul quel morbido e folto prato, vicino ad un dirupo, adiacente alla cascata. E qui che la perfida matrigna, presa dalla rabbia e dall' invidia, mise in atto il suo malvagio piano per sbarazzarsi ed eliminare definitivamente Naina. La giovane alzandosi ed avvicinandosi alla cascata, non immaginava minimamente cosa sarebbe successo da lì a poco tempo. Vedendo la giovane donna avvicinarsi verso il dirupo, alla vecchia arpia, si accese la scintilla. Aspettando il momento giusto, per spingere la giovane donna giù nel dirupo. All'esterno della cascata.

Naina, ammirava quel magnifico panorama, fino all' orizzonte. L'ha dove l'occhio umano potesse arrivare. Ma proprio in quel momento, avvertendo un senso di pericolo alle proprie spalle, Naina si voltò. E nel voltarsi, vide la propria matrigna intenta ad effettuare una mossa che non lasciava dubbi. La giovane donna capendo cosa stesse succedendo, si difese. Ed agile come una gazzella, riuscì ad evitare gli attacchi della malvagia donna. Incredula e spaventata, la giovane donna, si difese dagli attacchi ripetuti della matrigna. Chiedendo il perché, i motivi di questo evidente attacco nei suoi confronti.

" Perché mi fai questo Santiana? Pensavo mi volessi bene. Cosa ti ho fatto? Perché mi attacchi per buttarmi giù nella cascata. Mi vuoi uccidere. Perché? Ti prego, dimmi il perché? "

Le parole della matrigna furono fredde e crude.

" Perché ti odio! Come odiavo tua madre e tuo padre. Mi avete rovinato la vita. Vi odio maledetti. Dovete morire tutti. 

Devi morire anche tu. E morirai oggi. Brutta schifosa".

La giovane donna completamente in confusione, non disse più nulla. Continuando solo a difendersi dagli attacchi dell' altra donna. Oramai aveva capito che Santiana fosse, ed era la responsabile della morte dei suoi genitori. Allora si difese con tutte le sue forze. E nell' ultimo attacco della sua rivale, riuscì a bloccarla. Prendendola poi per i polsi e con tutta la forza e la rabbia del mondo, la prese e la lanciò nella cascata. La donna, fece un volo alto quasi di 25 metri. Cadendo e sbattendo sugli scogli in fondo alla cascata. L'impatto fu molto violento. La donna sbattendo le tempie sui grossi pietroni, morì sul colpo. A questo punto Naina, correndo verso il vertice  basso della cascata, raggiunse il corpo esanime della sua matrigna. E accertandosi che la donna fosse morta, scoppiò in lacrime. Urlando tutto  il proprio sgomento verso il cielo. Passarono 4 anni dall' accaduto. Naina, divenne maggiorenne. 18 anni. E gli abitanti del villaggio, organizzarono una grande festa per Naina. Eleggendola anche come miss villaggio di quell'anno. Alla festa del paese, parteciparono tutti gli abitanti della valle. Tra i quali anche un giovane Lupo. I due si piacevano molto. Ma non si erano mai dichiarati. E quella sera, alla fine della cerimonia, dove il giovane lupo fu invitato  anche a presidiare, tra i giurati per eleggere miss villaggio, rimase e si ritrovò solo con la  giovane donna. Rimasti da soli, i due giovani iniziarono a dialogare tra di loro. Niente di che, nussun argomento preciso. Si parlava del più e del meno. Ma per lo meno, I due iniziarono a rompere il ghiaccio. Passarono un paio d'ore. Calava la sera, si alzava un po' di freschino, e ed i due giovani, iniziarono a passeggiare per le strade del villaggio. E continuando a dialogare tra loro, si ritrovarono sul ciglio della casa della donna. Le parole finirono. E gli sguardi si fittirono tra loro. E nel silenzio totale, fu un bacio a  sancire il passo successivo. I due si amarono nel letto di lei per ore. Sesso e amore, si mischiarono tra loro. I due ragazzi, sudati e stanchi finirono per crollare. Nel cuore della notte, Naina aprì gli occhi, e vedendo il lupo dentro il suo letto, iniziò ad urlare.

"Vattene! Vattene! Vattene! Mi fai schifo bastardo. Vattene via da casa mia" !

Un lupo smarrito e senza parole, vestendosi di corsa, si dileguó all' istante dal letto e dalla casa di Nania. Scappando di corsa. Tornando a casa, il giovane lupo non capì  cosa era successo davvero dopo la nottata passata con la donna. Non si dava pace. Ore di baci, di carezze, e di sesso, svanite nel cuore della notte con le urla di Naina. Dopo l'accaduto, passarono dei giorni. Ed il lupo doveva capire. Voleva una spiegazione. Quindi preso da decisione ottusa, si diresse verso il villaggio. Direzione casa di Naina. Voleva spiegazioni. Poi sarebbe andato via. Ma delle spiegazioni, lui le pretendeva.





( fine prima parte)

( seconda parte

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