La Principessa e il Lupo

 La valle del lupo

8) Capitolo

Pepita la Prinipessa

Il lupo e la sua strega, erano sempre più presi e innamorati. I due si amavano e il loro sentimento, era palpabile. E in un momento di leggerezza romantica, fatto di coccole, baci e sorrisi... Morgana, volle sapere molto di più del suo amato. Soprattutto sul suo passato. Di chi c'era stata prima di lei dentro nel suo cuore. Di quante volte in passato, fosse stato innamorato. Così con voce delicata e soffusa, la Strega, iniziando come una gattina a fare le fusa... Iniziò a fare domande al suo amato.

" Mi parli di più di te?
Voglio saper di più del tuo passato. Quante donne hai avuto. Di chi sei stato innamorato. Hai mai pensato a mettere su famiglia, di fare dei figli. Oggi sono curiosa. E voglio sapere tutto di te. Perché ti Amo. E credo di non riuscire a stare più senza di te. E quindi voglio sapere tutto... Ma proprio tutto..... Ti ascolto. Non vedo l'ora di venire a conoscenza di tutto quello che mi dirai ". 

Il Lupo, sinceramente, non aveva così tanta voglia di parlare del suo passato. E di ricordare i suoi amori soprattutto. Non perché chissà quante donne avesse avuto o che gli fossero passare tra le mani. Ma perché, a lui anche se non lo ammetterà mai....  Riportare a galla, alcuni di questi ricordi gli faranno ancora piangere un po' il cuore.

" Morgana, ma che cosa vuoi che ti racconti, cosa vuoi che ti dica? Mettiamoci a dormire dai. Poi con calma, domani ti racconterò qualche mia avventura...... Forza dormiamo. Buonanotte".

Il lupo cercando di evitare l'interrogatorio, si girò sul letto, e si mise su di un fianco fingendo di dormire.
Ma Morgana, non era d'accordo. E quindi con l'aiuto del solletico, roba che il lupo non sopportava minimamente... E  con l'aiuto di altre piccole torture, riuscì a far parlare il suo amato uomo. E come opera finale di convincimento, la Strega insistette così tanto... Che il Lupo, si vide costretto a parlare a lei del suo passato. Perché lei, non aveva nessuna intenzione di mettersi a dormire. Anzi, aveva solo voglia di ascoltare il lupo :

" Bello mio, tu ora mi racconti, tutto quello che voglio sapere. Mi dici chi c'è stata prima di me. Perché io lo voglio sapere. Altrimenti.... Non ti permetterò più di fare l'amore con me. E con un piccolo sortilegio, manderemo in pensione il tuo amichetto. Così, magari ti convincerai a parlare. Quindi faccio abracadabra, oppure.... Inizi a raccontare tutto del tuo passato da Latin lover? E non mi parlare di Labrida. Sono al corrente di quello che combinate... Vediamo anzi di aiutare quella povera strega. Di certo, non può continuare a vivere con questa maledizione addosso. Domani cercherò un incantesimo per vedere di toglierle questa maledizione. Anche perché tu da adesso in poi, non potrai più darle quello che lei vuole. E poi quello che è costretta a fare ogni anno, è disumano davvero. Lei ha bisogno del mio aiuto. E tu amore... Comincia pure. Ti ascolto più che volentieri ". 

Il lupo, visto le torture, e le minaccie da parte di Morgana, di non essere messo più in condizione di avere le proprie armi per amare..... Si prese di coraggio, ed iniziò a raccontare alla Strega quello che lei voleva sapere. Girandosi su se stesso, e guardando la sua amata, le cominció a raccontare cose del suo passato :

" va bene... Hai vinto tu. Cominciamo. Dunque... Allora, l'ultima volta che mi sono innamorato. Cominciamo da qua. L'ultima volta, era successo qualche anno fa. 4/5 anni fa' più o meno. Mi ero preso una cotta, una bella sbandata, per una ragazza bellissima. Mora, con i capelli ricci e mossi. Con gli occhi profondi e con un sorriso bellissimo. Con dei  modi molto delicati e raffinati. Una vera  Principessa. Dolce e profumata come una rosa. Raffinata e splendente. Era la mia Pepita. 
La chiamavo così :

-Principessa Pepita- 

Lei invece, mi chiamava 

-Lupo Pepo-

Eravamo

Pepo & Pepita

Suonava bene. 
Lei, viveva in un villaggio più a nord da noi. Fui chiamato dagli abitanti di quel villaggio. Non ero mai stato da quelle parti. Andai per vedere cosa stesse succedendo. Mi avevano detto che succedevano delle cose strane, in quel periodo in quelle zone. Di notte, molti loro animali, venivano aggrediti e sterminati. Alla fine, dopo qualche settimana di ricerche, capii di cosa si trattasse. Si trattava di un regolamento di conti tra famiglie rivali. E così seguendo questa pista, trovai il colpevole. Mi misi sulle sue tracce... e in breve tempo, lo arrestai. Nelle riunioni con la giunta del villaggio, ebbi l'onore di conoscere il sindaco e la sua famiglia. E lei, Pepita, era la figlia più giovane del sindaco. C'era stata subito intesa tra noi. Pochi sguardi, poche parole, e così di nascosto, cominciammo a frequentarci. Fu una bella relazione. Lei era sempre molto dolce. Mi preparava dei dolcetti, e mi riempiva di attenzioni. Ma c'era un qualcosa che la frenava. Non riusciva ad aprirsi, ad innamorarsi. Aveva come una restrizione. Un blocco più mentale che fisico. Mi ripeteva, che non sentiva  calore nel cuore. Che a lei quella classica scintilla, non riusciva a scattere. Era come se i suoi sentimenti fossero congelati. Freddi. Ibernati. Ma lei, non era assolutamente così. Arrossiva sempre, quando le facevo notare di come fosse bella. Rimaneva sempre senza parole quando le sorridevo e le dicevo che stava bene vestita in quel modo. Ma quando mi avvicinavo a lei, anche solo per darle un bacio, lei si chiudeva a riccio. E mi chiedeva sempre scusa per questo suo modo di porsi. Aveva paura. Tanta paura di amare, di essere amata, e di soffrire. Quindi questo suo modo di porsi, era una specie di corazza. Di protezione che scattava, appena il suo cuore, batteva un po' più forte. Appena viveva una nuova piccola emozione. Un giorno, di sua spontanea volontà, mi volle raccontare della sua prima volta. Della sua prima esperienza sessuale. Lo fece con un poco di buono. Una specie di vigilante. Si scoprii più avanti, che era un cacciatore di taglie. Spesso veniva a cercare i delinquenti anche nel suo villaggio. E quindi quando capitava, si fermava anche per qualche giorno nel villeggio, dove lei viveva. In uno di questi giorni, lei prese coraggio, e attratta dalle sue lusinghe, si lasciò corteggiare da questo uomo. Ed a quanto pare, affascinata da questa figura, una volta, decise di lasciarsi andare, e fece l'amore con lui. Da come mi raccontò poi, non fu proprio la prima volta da sogno per lei. Infatti, preferì mi disse non vederlo più.... Ed ogni volta che lui passava dalle sue parti, lei andava via. Proprio per evitare qualsiasi tipo di incontro anche fortuito  con quell' uomo. Purtroppo, questa cosa, la segnò dentro. Infatti, nel periodo che ci frequentavamo, ricordo che era fragilissima. Facemmo l'amore una volta sola. Fu lei quella volta ad invitarmi a dormire a casa sua.. Cercai di essere il più delicato possibile e sensibile quella sera. Lei dopo aver fatto l'amore con me, pianse molto. Scusandosi tutto il tempo. Ma non smise più di piangere. Le veniva solo da piangere. Cercai di tenerla stretta a me, di consolarla. Le dicevo, di stare tranquilla, che non stava succedendo niente di grave. Ma nulla. Lei continuava a piangere. Versando lacrime a fiumi. E tanta, tantissima malinconia e rabbia, vennero sfogate quella volta da parte sua. Aveva bisogno solo di piangere. Di scaricare tutta la tensione che si era accumulata dentro di lei. Doveva svuotare il suo inconscio così pieno di dolore, e di rancore... Di rabbia. Il giorno dopo, mi lasciò un messaggio... 
E c'era scritto :

<< Lupo Pepo... Dopo stanotte passata con te, dove ho capito cosa sia davvero l'amore, ho il timore, e la paura, delle conseguenze di questa cosa. Sconvolgerebbe il mio mondo. Ma sono sicura che un giorno potrò dimostrare a me stessa di essere in grado di arrivare dove ho sempre voluto. So di essere una persona tosta, seria, ma ancora poco determinata. Ho paura ad affrontare situazioni importanti. Devo ancora crescere. Devo cominciare un mio nuovo percorso adesso. Devo andare, e cercare di ritrovare me stessa. È incredibile quello che tra noi è successo. 
Ti ringrazio per le tue parole. Quelle che mi hai sempre dedicato.
In passato, ero stata trattata come uno straccetto. Invece tu, mi hai fatto ricredere. Mi hai trattata come una vera Principessa. Mi hai amata e mi hai fatto sentire viva. Mi hai fatto sentire donna. E nel vivere tutte queste emozioni che non credevo.... Mi sono in qualche modo ritrovata. 
Ti ringrazio per la tua disponibilità, per la tua amicizia e perché no... anche per il tuo interesse nei miei confronti. 
Mi fa piacere avere anch'io procurato un certo benessere in te. Sono stata benissimo tra le tue braccia. Ma non sono ancora pronta per questo cambiamento. 
Ti chiedo solo di non allontanarmi e di non allontanarti da me. Io presto dovrò andare via. Devo recuperare questo mio percorso di vita. Ti prego Pepo, perdona il mio egoismo se puoi. Ma ho bisogno di sentirmi amata e protetta da te. Anche se io non sarò più presente nella tua vita. Ti Amo. 
Pepita... 
La tua Principessa >>

Dopo quella sua lettera, non la vidi più. Un giorno dopo un paio d'anni, ricevetti un messaggio da sua sorella. Mi disse che stava bene. Che mi pensava, e che ogni volta che pensava a me, il suo cuore batteva sempre più forte. E che lei, brillava e splendeva come una Pepita d'oro. Sono contento per lei. Mi è mancata tantissimo. Chissà dove sarà adesso. In quale parte del mondo, lei avrà portato la sua luminosità. 
Ecco. Lei, la mia Principessa, era stata l'ultima donna della quale mi fossi innamorato. Soddisfatta Morgana? Sono riuscito a  soddisfare le tue richieste. Adesso però ci mettiamo a dormire? Ho sonno. Buonanotte. "

Ma Morgana di dormire, non ne aveva nessuna intenzione. 
Anzi, rincarando la dose disse:

" No no signorino "... 

Rispose Morgana. 

" Io sono ancora curiosa. Adesso mi racconti della prima volta che ti sei innamorato. Di quanti anni avevi, e se fu' lei la prima donna con la quale hai fatto l'amore. Racconta... Non ho voglia di dormire. Ho ancora tanta voglia di ascoltarti..... Altrimenti..... Bidibi... Bodibi.. Buuuu ". 

E così il lupo, per fare contenta la sua strega, cominciò a raccontare del suo primo amore. Della donna che lo fece innamorare per la prima volta. 

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