Una strega di nome Morgana

Morgana 
La Malefica

la valle del lupo

3) capitolo

Una strega, è pur sempre una strega. Cosa sappiamo noi delle streghe? Conosciamo delle leggende, delle favole. Sappiamo che ci sono le streghe bianche. che dovrebbero essere quelle buone. In alternativa, ci sono le streghe cattive, quelle che praticano le magie nere. Ma chi sa chi siano davvero queste streghe?
Vi porterò a conoscenza di una strega di nome Morgana. Da non confordere con la fata. Quella era di un altra storia.
Morgana, la nostra strega, fin da bambina, era sempre stata attratta dal mistero, dagli abissi più profondi. Era attratta anche da amuleti, simboli, piante e fiori. Adorava i contrasti di colori. Era dark, era gotica. 
E prevalentemente adorava il colore nero. Crescendo, capì che era in grado di comunicare con gli animali della foresta. Soprattutto comunicava con un canelupo. Con questo animale, c'era un rapporto diverso, speciale. Lui le stava sempre vicino, la proteggeva. Quando lei era molto piccola, lui le salvò la vita. Perché  il suo istinto gli aveva detto di salvare quella piccola creatura. Ma il colpo di scena, fu quando lei a sua volta, salvò la vita del canelupo. Quando i pastori del villaggio gli davano la caccia. Fu lei a proteggere il suo amico. A far capire agli abitanti del suo villaggio, che era sbagliato quello che stavano facendo. Da quel momento, il canelupo le fu sempre fedele. Non la lasciò più. Gli anni passano, la bambina cresce. E crescendo, a Morgana si manifestano sempre di più i suoi poteri. Un Sesto senso molto sviluppato, oltre alla comunicazione con gli animali, le si svilupparono i poteri della mente. Tra i quali, i sogni estremamente premonitori, la lettura del pensiero altrui, e la telepatia. Riusciva in qualche modo a parlare con i morti, e soprattutto prevedere gli eventi futuri. Era in grado anche di curare con piante ed erbe le malattie ed i dolori delle persone. Di diffondere energie positive ed era anche capace, di mettere tutti a proprio agio, di buon umore. Lei, era ancora giovane. E c'era tutto un mondo da scoprire ancora. Danzando tra le rose ed i fiori che con la loro freschezza ed i loro colori, facevano in modo di risaltare tutta la sua grazia, e tutta la  bellezza della strega. Una notte, mentre dormiva, Morgana ebbe un sogno premonitore. Riguardava il suo amico canelupo. Da lì a poco, sarebbe stato ucciso! La strega, si svegliò tutta agitata. Battiti accelerati, Respiro convulso e le tremavano le mani violentemente. Respirando, riuscì a rallentare i battiti del suo cuore. Piano piano, la strega riprese fiato e le convulsioni finirono. Ma dopo pochi secondi, furono lacrime. Lacrime di disperazione. Le lacrime di chi non sapeva come fare per salvare il suo adorato e leale amico. Nel sogno, l'animale veniva ucciso da dei colpi di fucile. Colpi sparati da dei cacciatori di lupi senza scrupoli, che lo avrebbero ucciso da lì a pochi giorni. In piena notte, Morgana uscì disperata, correndo come una forsennata, si mise a cercare il suo fedele animale. Lui, di solito, passava la notte nel boschetto vicino al lago. Sulle colline sopra la vallata. La strega, non si dava pace. Doveva trovare il suo amico, prima che a trovarlo potessero essere i cacciatori. In lontananza, si udì uno sparo. Un urlo di dolore, spezzò il silenzio della valle. I cacciatori, trovarono per primi il povero animale. E come nel sogno premonitore, loro gli spararono. Lasciandolo agonizzante a terra, e in fin di vita. Morgana, raggiunse il povero amico. Le restò accanto piangendo, fino a che l'animale spiró l'ultimo respiro. C'era la luna piena quella notte. La donna, scavó a mani nude una fossa, sotto la grande quercia. E ci seppellì il povero animale, E pregò per la sua anima. Giurò a se stessa di vendicare il suo amico. Ma proprio in quel momento, lei stessa, venne aggredita e ferita da un animale feroce! Con i suoi poteri, si difese, e riuscì a ferire a morte ed a far scappare Sauvage, la bestia che la aggredì. Ma lei stessa, rimase ferita gravemente. Perdeva molto sangue. E trascinandosi lentamente per la valle, la strega arrivò alla riva del laghetto. Cercando di medicarsi alla meglio, disinfettanto le ferite. Le forze le vennero a mancare. E straziata dal dolore, svenne vicino alla riva del laghetto. Dopo qualche ora, passò il Lupo da quelle parti. Il nostro amico guardiano della foresta. Che riconoscendo Morgana, la soccorse, e la portò nella sua casa, cercando di curarla. La donna, lentamente si riprese. Chiese all uomo di procurarle le piante e le pozioni di cui avesse bisogno, e così in pochi giorni, la nostra strega si rimise in piedi. Ancora debole, ma per lo meno viva. I danni fisici da lei riportati a causa dell' aggressione subita, erano tanti. Ma piano piano, con le cure dovute, le ferite, si rimarginarono. Purtroppo non furono solo i danni fisici a devastarla. Ma, soprattutto, furono i danni mentali subiti, che in lei, lasciarono il segno. Morgana non era più la stessa. L' aggressione e la scomparsa del suo fidato animale, fecero la differenza. La donna subì dei traumi davastanti. La sua mente, non era più lucida. Senza rendersene conto, si convinse di essere Antigone, la protagonista di un opera drammatica di Sofocle. Drammaturgo greco, che visse a cavallo dell'anno 400 a.c. La sua mente, si convinse anche di essere Giunone, guerriera e moglie di Zeus, il Dio dell' Olimpo. In seguito, divenne anche, una giovane fanciulla di nome Hope, innamorata della vita, e sempre alla ricerca di un nuovo amore. Libera e felice, si spogliava delle proprie vesti, cominciando a danzare per i boschi. E tutto sommato, erano personaggi gestibili. Ma il vero dazio, lo si pagò quando si convinse di essere prima Sauvage. La graffiante e agile bestia felina. Quella dell' aggressione da lei subita. E Zmaya poi. Animale viscido e letale. Una serpe, che prima si struscia addosso come un animale in calore. E poi ti attacca e ti finisce con il suo veleno. Ma il vero problema, si manifestó quando Morgana, si convinse di essere se stessa. Ma sotto le vesti non più di strega buona. Ma di strega cattiva. Divenne la strega più spietata e crudele che sia mai esistita. Usando, i suoi poteri, e tutte le sue pozioni ed incantesimi, a favore del male. Era una vera minaccia. Era fuori controllo. E questa sua ira funesta, turbava tutta la popolazione della valle del lupo. 

Commenti

  1. Forse Morgana usa l'istinto di sopravvivenza

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  2. Si è fatta molto male
    Non voleva lasciar andare
    Non ha reagito...
    Eri la sua follia
    Adesso la puoi anche uccidere

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