Percorso inverso.


Vive in me, un odio ignorante.
Perché con il tempo, ho imparato ad ignorare il suo male. Quel male  che mi dava, il dolore che procurava, il danno che mi recava. I miei ricordi, sono strazianti, dolorosi, soffocanti. Ho pensato al peggio! Lo volevo. Volevo distruggere lo strazio. Volevo che finisse tutto. E lo volevo in fretta. Esiste un qualcuno, che non si rendeva nemmeno conto del dolore che imponeva. Dei danni che faceva! Troppo stupido e ignorante. Purtroppo lui è questo. Cattiveria ed arroganza. Aggiunti ai suoi molti limiti mentali, hanno fatto di quell'essere, l'esempio da non seguire.  Egoismo eccentrico sommato al suo misero essere inutile, fanno di lui, quel che è stato. O forse quel che ancora oggi è!
Un essere inferiore. Uno schifo di persona. Recava dolori. E nemmeno lo capiva. La sua stupidità, lo portava a trattare male, a picchiare, chi vicino a lui stava. A chi era non per volontà propria costretto a subire tutto lo schifo che quell'essere, faceva inghiottire. Ha rovinato molte menti. Costretto persone e minori a vivere con rancori. non mi sono rassegnato a vivere in quel modo a quelle condizioni. Sono evaso chiudendo all'interno di me stesso quel dolore. Chiudendo a 360°  con quel che non di certo considero una figura amica. Ho riflettuto molto. Ora ne pago le conseguenza. Pazienza se colei che mi illudeva con le sue parole, che un giorno tutto sarebbe stato diverso. Non ha mantenuto le promesse. Ho aspettato per troppo tempo. Ma ero stufo di reagire. Era stancante il solo stare a sentire certe ragioni, certi imbrogli, umiliazioni e negazioni. Cosa si aspettano adesso? il perdono perché col tempo, tutto passa, e con il tempo poi, si diventa vecchi!?! No. Non ho nulla da perdonare. Nel senso che di perdonare chi mi ha trattato male, non avrebbe molto senso. Il perdono lo si dà a chi mostra dei miglioramenti, nei propri cambiamenti. Non a chi peggiora continuamente il proprio io. Con l'inganno di tradire, colui che gli ha dato la fiducia. No! Non ci casco più! Certi esseri sono feccia. Sono ridicoli.
Sia come padri, come uomini e come mariti. Sono mio malgrado, testimone di infiniti fallimenti. Non si perdona, chi è da sempre, l'esempio da non seguire. Sono stanco. Di giustificare tutto quello che ancora qualcuno non vuol capire. Sono stanco davvero. Di subire. le sue passate umiliazioni. Erano costanti, dolorose. Erano giornaliere. Troppe. Davvero. Forse, non si può capire. Ho cercato di morire! Ma non ci riuscivo. Mi sono dato per un periodo al bere. Ma poi stavo troppo male. Ho cercato altre soluzioni. Non le sto nemmeno a raccontare! Buttarsi via, non era la soluzione. Era solo evasione. Voglia di non sentire il mio soffrire. Chiamatela vigliaccheria, paura di affrontare la realtà! Ma poi, ho capito. Ignorare colui che faceva subire, era la migliore soluzione. Basta subire, le nefandezze di un coglione! Ed è quello che ho fatto. Ed è stata la svolta! La vita finalmente andava in un altra direzione. Magari non la migliore. Ma di certo, meglio di quella che lasciavo con decisione. Di quella vita, che non osavo vivere. Perché dentro di me c'era una volontà inespressa alla vita. Cosa si può aggiungere a questo mio libero sfogo? Forse diffondere questa lettera può dare una mano a cacciar via definitivamente questa depressione, che ancora in me è dentro, racchiusa in un piccolo magone! Ma va bene così. Nessun rancore. Magari solo tanta, troppa delusione. Vedere che oltre a me, si mancava di rispetto a colei che gli stava più vicino.. fidatevi, ha contribuito e non immaginate quanto a tutta questa confusione. Lei è stata umiliata, besfeggiata e trattata con maleducazione. Sentire frasi di violazione, pronunciate da chi non si rendeva nemmeno conto che quel che diceva, alimentava, la tristezza della sua già nota situazione. Erano frasi, senza pudore, senza vergogna, senza imbarazzo, quando colui che le pronunciava, poi in pubblico si vantava, di aver infilato dita e cose a lei dentro. Con me presente. La gente rideva, ma solo a consolazione, di quella misera esibizione. Mi fa schifo quell'essere. Non immaginate quanto. È una grande delusione. Ma ho notato una cosa col tempo ancora più indegna, a tratti più sporca di quel che lui stesso rappresentasse. Qualcuno, ha accettato queste sue esibizioni. Queste sue perversioni. Le spalle a me, ha voltato. Sopportando tutte queste umiliazioni. La dignità, di colei che ti sta più vicino, non ha peso. Non ha misura. Si è sottomessa a quella misera vita, non per amore di sicuro. Fingendo di accontentarsi, ve l'assicuro. Il motivo di questa decisione, è solamente uno. Un tornaconto economico maledetto. Che negli anni, ha portato solo danni. Ed è questo  il risultato. Di chi ha deciso, di avere un destino mortificato, sporcato e umiliato. Non vale la pena nemmeno giustificare, la decisione di lasciarsi umiliare. Di essere complice. Di vivere da sottomessa. Solo perchè la stupidità, e l'ignoranza, ha fatto si che questa decisione, avesse la meglio. Un detto dice che zoppicando anche solo per gioco.... con il maestro giusto, si finisce a zoppicare per davvero. Ci si prende gusto. Cosa posso aggiungere, contenti loro... ma la cosa più importante resta solo una. Io, noi, non siamo loro. Quindi, mi arrendo a questa triste evidenza. Di questa ennesima mia sofferenza. Si prendono decisioni. Si lotta con i propri demoni e non con delle visioni. Siamo al dunque di questa mia triste confessione. Andare avanti con la propria strada, con le proprie convinzioni. Che la strada sia in salita oppure in discesa, non bisogna voltarsi mai e continuare il percorso annunciato già in precedenza. Cattivi si nasce. E quindi con me, portate pazienza.

Commenti